La bilancia segna chili di troppo: problemi di linea, ma non solo. Alle già note conseguenze sul sistema cardiovascolare, si deve aggiungere adesso anche una maggior predisposizione alle malattie autoimmuni, rilevazione frutto della ricerca condotta dall’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieos-Cnr) di Napoli, che ha visto la collaborazione dell’Università di Napoli’Federico II’ e delle Università di Los Angeles e di Yale.
L’attenzione degli studiosi si è concentrata sul fattore di crescita cellulare chiamato mTOR, che avrebbe un ruolo determinante nella protezione dalle patologie autoimmunitarie, in quanto responsabile della crescita dei linfociti detti T regolatori, indispensabili per innescare i meccanismi di difesa contro questo tipo di malattie.
Secondo le osservazione degli esperti, il fattore mTOR esplica le sue funzioni attraverso delle oscillazioni che, se bloccate, produrrebbero un cattivo funzionamento dello stesso mTOR, inibendo la sua capacità protettiva, blocco che sembrerebbe essere favorito dall’eccesso calorico. I dati dello studio spiegano, quindi, la frequente relazione tra problemi di obesità e soprappeso, e malattie autoimmuni.