Uno dei fattori che possono ritardare il processo di cicatrizzazione e guarigione nei soggetti gravemente ustionati, è il sorgere di infezioni causate da batteri o funghi.
Una ricerca, che ha visto la collaborazione di esperti provenienti da diversi paesi europei ( Germania, Italia, Lituania e Regno Unito), ha portato alla progettazione di uno strumento in grado di rintracciare la presenza di batteri e distinguerne la tipologia in pochi minuti.
L’identificazione esatta dei batteri è fondamentale, perché soltanto a seguito di questa operazione è possibile intraprendere il trattamento terapeutico, ed è, quindi, altrettanto importante che questo avvenga nel minor tempo possibile.
Lo strumento messo a punto dai ricercatori, attraverso otto appositi sensori, riesce a captare i gas volatili rilasciati dai batteri, distinguendone il ceppo di appartenenza.
Lo studio è stato realizzato nell’ambito del progetto WOUNDMONITOR (“Mobile system for non-invasive wound state monitoring”), sostenuto dall’Unione Europea.
Il nuovo apparecchio è già stato testato con successo presso una struttura ospedaliera di Manchester e all’ospedale regionale di Kaunas in Lituania. Attualmente sono già in corso trattative per permetterne l’uso commerciale; molte, infatti, le aziende interessate al prodotto.
Questo strumento potrebbe rivelarsi un prezioso alleato dei medici per favorire e accelerare il processo di guarigione delle vittime di ustioni, che soltanto in Europa superano i 4000.
Fonti: Cordis