• Novembre 21, 2024 1:56 pm

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Studi osservazionali sui topi hanno rilevato che quelli che sono stati sottoposti a trapianto di ovaia hanno visto ripristinata la loro fertilità. L’importanza di questa scoperta risiede nel fatto che eseguendo lo stesso tipo di intervento nella donna, si potrebbe dare speranza a quelle pazienti che, a seguito di trattamento chemioterapico, hanno visto compromessa la loro fertilità. La chemioterapia, infatti, in un’alta percentuale di casi ha effetti negativi sulle capacità riproduttive, sebbene oggi esistano cure preventive che salvaguardano le ovaia durante i cicli di cura. Tuttavia, la possibilità effettuare un trapianto apre nuove prospettive per il futuro.
Già nel corso degi ultimi sei anni, la dott.ssa Kagawa, Direttore Associato per la Ricerca presso la Clinica Ostetrica Kato a Tokyo (Giappone),e i suoi colleghi hanno collaborato con il dott. Sherman Silber  del St Luke’s Hospital, a St Louis, nel Missouri (USA), portando a buon esito una serie di trapianti in donne in procinto di essere sottoposte a terapia contro il cancro.
Altro dato interessante emerso nel corso degli studi è che il trapianto di ovaia nei ratti ha dimostrato di allungarne la durata di vita del 40%. La Dottoressa  Kagawa, pur sottolineando che non sono ancora chiari i meccanismi per cui si verifica questo fenomeno, ipotizza che l’intervento possa indurre un proseguimento dell enormali funzioni ormonali.
Verranno portate avanti ulteriori ricerche, tese a verificare se questo stesso effetto possa essere riscontrabile anche nelle donne.

Fonti: Alphagalileo Guardian

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