Attraverso il Satellite Interstellar Boundary Explorer, in orbita attorno al pianeta allo scopo di misurare la velocità delle particelle interstellari che attraversano le frange del nostro sistema solare, gli scienziati hanno scoperto che il sole si muove a 83.700 km orari, ossia a 11.000 km in meno di quanto si pensasse. Questa scoperta distrugge definitivamente la teoria che voleva la presenza di una struttura di protezione dall’influsso dei raggi cosmici. Il sole espelle costantemente particelle in ogni direzione che formano una sorta di protezione intorno al sistema solare chiamata eliosfera. Come una nave che si muove attraverso l’acqua, si è creduto a lungo che l’eliosfera creasse una sorta d’onda d’urto quando il sole passa attraverso le nuvole di gas interstellare. Ma il sole si muove talmente piano che il materiale che fluttua attorno all’eliosfera è il 25% più lento di quanto si credesse, e quindi non abbastanza forte da creare un’onda d’urto. L’assenza di questa onda porta a concludere che l’eliosfera è molto più ribusta di quanto si ritenesse in precedenza. Se i materiali esterni esercitano meno pressione l’eliosfera non è compressa, e ha pertanto maggiori probabilità di respingere i raggi cosmici. Un’esatta comprensione di come agisce l’eliosfera nell’attrazione dei raggi cosmici aiuterebbe gli scienziati a valutare meglio le possibilità che ci sia vita su altri pianeti. Secondo Mc Comas, alla guida del team di ricerca, i raggi che attraversano l’eliosfera potrebbero avere un impatto negativo sul clima terrestre, mentre per altri potrebbero essere la causa dell’evoluzione o estinzione della vita sul pianeta.
Fonte: NationalGeographic.com