• Novembre 24, 2024 6:10 pm

Il periodico

Ripetizioni e Corsi online

Un’antidiabetico aiuta a prevenire i Tumori; Nature Comunication pubblica lo studio dei ricercatori molecolari del Regina Elena

La metformina regola il metabolismo cellulare e rende più efficace i trattamenti chemio

L’attività farmacologica della metformina si basa sulla riduzione dei livelli di insulinemia e glucosio e  sulla sua azione diretta contro alcuni bersagli molecolari delle cellule tumorali. La “biguanide metformina” è utilizzata da molti anni per la cura del diabete di tipo 2. Recenti lavori hanno suggerito che il trattamento con metformina riduce il rischio di sviluppare tumori e la mortalità per cancro, mentre diversi studi epidemiologici osservazionali hanno mostrato che i diabetici trattati con metformina hanno una riduzione dal 25 al 40% di cancro rispetto a quelli trattati con sulfaniluree o terapia insulinica. E’ proprio l’insulina, se prodotta in eccesso dal nostro organismo, ad aumentare il rischio d’insorgenza dei tumori nei soggetti obesi o diabetici.

Nature Communication pubblica i risultati del lavoro che illustra quale è il legame causa – effetto tra la metformina e la riduzione dell’incidenza tumorale e in pratica, come la metformina svolge la sua funzione antitumorale nelle neoplasie mammarie. Il team italiano coordinato da Giovanni Blandino, del Laboratorio di Oncogenomica Traslazionale e da Sabrina Strano del Gruppo di Chemioprevenzione Molecolare dell’Istituto Nazionale Regina Elena di Roma ne è l’autore. Lo studio si colloca nelle attività previste dal “Progetto Tevere”, finanziato dal Ministero della Salute.

La metformina spinge la cellula tumorale verso un assetto metabolico più vicino a quello di una cellula normale che è caratterizzato da un metabolismo di tipo catabolico, la cellula neoplastica utilizza invece le vie anaboliche. Il trattamento con la metformina delle cellule tumorali in vitro e in vivo, determina una conversione del metabolismo da anabolico a catabolico. Le riporta insomma alla normalità.

Gli autori, lavorando su colture cellulari di neoplasie mammarie, hanno dimostrato che ciò avviene attraverso la modulazione dell’enzima DICER, che svolge un ruolo fondamentale nelle biogenesi dei micro RNA. Queste piccole molecole di RNA sono capaci di controllare l’espressione di decine di geni bersaglio. L’induzione del miR-33a da metformina, osservano gli autori, determina lo spegnimento dell’oncogene c-myc, coinvolto in diverse alterazioni delle cellule tumorali fra cui quella metabolica.

“Se il metabolismo di una cellula tumorale viene corretto – aggiungono gli autori – le cellule rispondono meglio ad un trattamento chemioterapico”. Questo lavoro suggerisce che l’uso di regolatori del metabolismo potrebbe rappresentare una freccia in più all’arco terapeutico contro i tumori.

 

Come nasce il Progetto Tevere?

La Dott.ssa Paola Muti, ex Direttore Scientifico dell’Istituto Regina Elena, fu la prima a diffondere in Italia il concetto di chemio prevenzione; presso l’Istituto attivò indagini di ricerca rivolte all’individuazione di sostanze utili allo sviluppo di questo nuovo approccio alla lotta al cancro. Il Professor Blandino, la Professoressa Strano, lavorano da anni agli effetti di sostanze come: la Melatonina, la Vitamina D e la Metformina; proprio nell’ambito di queste ricerche, per volontà della Direzione Scientifica dell’Istituto, nacque il Progetto Tevere, svolto in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e con l’Istituto Europeo di Oncologia di Catania.

Quest’ultimo valuta gli effetti che la somministrazione di un farmaco derivato dalla Vitamina A ha su giovani donne; mentre l’Istituto Nazionale Tumori di Milano analizza le facoltà preventive delle diete e l’Istituto Regina Elena, come riportano i risultati pubblicati su Nature Comunication, verifica gli effetti della somministrazione di Metformina su pazienti sane. Il Progetto prevede la partecipazione di 16.000 volontarie, con caratteristiche specifiche quali: leggero sovrappeso, pressione alta, trigliceridi alti e  basso livello di colesterolo.

La Professoressa Paola Muti oggi è docente di Epidemiologia presso la Harvard University di Boston e  di Terapie Sperimentali e Cliniche presso l’Istituto di Oncologia di Hamilton in Canada, dove si occupa dell’avviamento di protocolli sperimentali per la cura del cancro al seno, e dove sarà presto implementato un trial sulla metformina e su altre sostanze in studio presso l’Istituto Regina Elena di Roma.

Di seguito le interviste ai ricercatori dell’Istituto Regina Elena di Roma.

Intervista al Professor Blandino sugli effetti della metformina;

Intervista al Professor Blandino sulle attività di ricerca dell’Istituto Regina Elena;

Intervista alla Professoressa Paola Muti sul Progetto Tevere;

Intervista alla Dott.ssa Strano del Gruppo di Chemioprevenzione Molecolare

Parte I      Parte II

Intervista al Dott. Pulito;

Intervista alla Dott.ssa Falvo Parte I       ParteII

Intervista alla Dott.ssa Santoro;

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *