Se il numero di malati di HIV è drasticamente diminuito dal picco raggiunto negli anni ’90, un’altra terribile malattia sta prendendo il suo posto: l’Epatite C. Nel 1990 negli Stati Uniti si ammalavano di AIDS ogni anno 50,000 persone, mentre oggi sono circa 12.700, ma più di 3 milioni, secondo le stime, hanno contratto quest’altra terribile infezione. Nella maggioranza dei casi, si tratta di adulti nati negli anni del boom, che oggi hanno fra i 45 e i 64 anni di età. Il problema, spiegano i medici, è che molti di loro non sono sanno di aver contratto l’infezione e nel corso degli anni possono aver trasmesso il virus, attraverso il sangue o l’attività sessuale, ad altre persone. L’Epatite C è un infezione che procede molto lentamente e può non dare sintomi per decenni, molti infatti inconsapevoli se ne rendono conto solo quando ha provocato ulteriori danni all’organismo come la Cirrosi che poi si trasforma in Cancro-cirrosi. Se le autorità non riusciranno ad invertire la rotta, da qui al 2019 il costo per la cura dei malati arriverà a 6,4 miliardi di dollari, e nel 2030 ci saranno circa 30.000 persone infettate l’anno. Se presa in tempo la malattia è curabile, il problema è la mancanza di consapevolezza fra la popolazione.
Fonte: ScientificAmerican.com