Un gruppo di scienziati americani ha scoperto che negli animali invertebrati le cellule nervose danneggiate hanno una capacità di recupero molto più veloce ed efficace che nei mammiferi, nei quali al contrario la cellula è recuperabile solo se giovane. La Cellula nervosa è composta da diverse parti: i dendriti ricevono le informazioni dalle altre cellule nervose, mentre l’assone trasmette il messaggio. Se avviene un danno all’assone di una cellula matura, il corpo non prevede alcun meccanismo di riparazione, nel caso in cui, come accennato, la cellula sia giovane allora uno dei dendriti si trasforma in assone. Ma anche se la cellula è recuperabile il processo richiede molto tempo.
Il team di ricerca guidato dal Professor Bittner dell’Università del Texas, ha scoperto, studiando sia mammiferi che invertebrati, che in quest’ultima specie i nervi danneggiati o rotti vengono riparati in pochissimi giorni o al massimo settimane, con una capacità di recupero completa, mentre nei mammiferi, laddove possibile, il processo di riparazione impiega mesi o anni, ed una volta compiuto la cellula non ha più le stesse proprietà iniziali. In proposito il team di ricerca dell’Università del Texas ha svolto un esperimento su topi da laboratorio con ottimi risultati e a breve, ha dichiarato il Professor Bittner, sarà avviato un clinical trial che potrebbe dare nuove possibilità a pazienti affetti da problematiche di questo genere.
Science Daily