La Ranitomeya è una piccolissima rana che non arriva nemmeno al centimetro di lunghezza, è velenosa e la sua particolarità risiede nel fatto che i disegni e i colori della sua pelle variano a seconda della zona nella quale viene rinvenuta.
Un biologo dell’Università di Montreal, il dott. Mathieu Chouteau, ha condotto uno studio al riguardo, per comprendere le modalità e le ragioni per le quali avvengono queste mutazioni. L’esperimento è stato condotto nella foresta Amazzonica, dove è stata individuata un’area di dieci kilometri, all’interno della quale vivono due differenti gruppi di Ranitomeya. Il Dott. Chouteau ipotizzava che i disegni e i colori sulla pelle di questi animali servissero per tenere lontani i predatori. Durante l’esperimento sono state inserite delle finte rane velenose, fatte di plastilina, nell’habitat di due distinti gruppi autoctoni, uno di pianura dalla pelle a strisce gialle, l’altro di montagna dalla pelle a chiazze verdi.
L’esperimento ha mostrato che i predatori tendono, proprio perché interpretano i disegni della pelle come un messaggio minaccioso, ad attaccare di più le rane sconosciute, che quelle locali. Per questi animali la pelle è una sorta di divisa che i predatori sanno bene interpretare, o che imparano presto a riconoscere, come dimostra la velocità di reazione avuta dai predatori nel corso dell’esperimento.
Fonte: Science