La melatonina è stata isolata ed identificata nel 1958 da estratti di pineale bovina. La sostanza isolata fu chiamata “melatonina” per la capacità di influenzare i melanofiori cutanei di anfibi e per la relazione chimica con la serotinina (5HT, 5-idrossitriptamina).
La melatonina è distribuita ampiamente ed è stata riscontrata in organismi filogeneticamente distanti, dai batteri agli umani. La biosintesi della melatonina a partire dal tripofano coinvolge quattro passaggi intracellulari ben definiti, catalizzati dai seguenti 4 enzimi:
1) tripofano idrossilasi
2) decarbossilasi di amino acidi aromatici
3) serotonin-N-acetiltransferasi
4) idrossindol-O-metiltransferasi
La melatonina è sintetizzata nella ghiandola pineale e la sua produzione è più alta durante la notte.
Sebbene la ghiandola pineale sia la principale fonte di melatonina, essa viene sintetizzata anche in altri siti come la retina, l’intestino ed il midollo osseo.
Negli esseri umani, sono stati identificati due sottotipi di recettori per la melatonina, detti Mel1a (MT1) e Mel1b (MT2). Questi due recettori si trovano sulla membrana cellulare e sono accoppiati a proteine-G.
Oltre che nel sistema nervoso centrale, i recettori per la melatonina umani sono stati localizzati nelle cellule epiteliali della prostata, nello strato mucosa/submucosa del colon, negli spermatozoi, nelle cellule della granulosa provenienti da follicoli pre-ovulatori, nei linfociti e nelle piastrine ematiche.
Anche in assenza di recettori di membrana, la molecola altamente diffusibile della melatonina esercita effetti sistemici mediante almeno due processi intracellulari:
a) la modulazione delle funzioni mititiche e citoscheletriche attraverso il legame con la calmodulina.
b) agendo come uno spazzino di radicali liberi.
Le funzioni della melatonina interessano molti processi fisiologici, tra cui la regolazione dei ritmi circadiani, i cambi stagionali, il sonno, la funzione riproduttiva e quella cardiovascolare.
Inoltre la melatonina modula anche le funzioni delle cellule del sistema immunitario ed emopoletico. La melatonina stimola la piastrinogenesi ed influenza la fisiologia dei megacarioti. La melatonina regola anche la produzione di citochine da parte di cellule mononucleari ematiche.
Vari studi hanno mostrato che la melatonina ha proprietà oncostatiche, che possono ridurre la promozione o la progressione tumorale. L’effetto antitumorale della melatonina può esercitarsi in vari modi:
- La melatonina attraverso i suoi effetti antiossidanti ed anti-radicali liberi può contrastare il processo di carcinogenesi.
- La melatonina ha effetti di potenziamentosulla risposta immune. Per esempio la somministrazione di melatonina ed interferon-gamma (IFN-gamma) migliora la regressione tumorale nel carcinoma delle cellule renali. Anche la co-somministrazione di melatonina ed interleuchine-2 (IL-2) è efficace in pazienti con neoplasie solide avanzate
Il professor Luigi Di Bella ha studiato le varie sostanze per un’azione efficace contro le cellule tumorali. Lo studio per professor Luigi Di Bella era incentrato alla ricerca di sostanze a-tossiche che potessero rinforzare il sistema immunitario creando un ambiente ostile alla proliferazione delle cellule tumorali. La genialità del professor Di Bella per contrastare neoplasie tumorali e malattie degenerative era la fine del castello di carte della medicina ufficiale come le multinazionali degli affari, i baroni con cliniche in Svizzera e ruoli di potere immeritati, politici compiacenti con la medicina del terrore, infine i media finanziati dalle multinazionali della morte e del dolore. A questo bisogna aggiungere il gregge, un gregge che ignora, quindi perdonato!
Continua…