Era il 1980 quando Alberto Sordi portava sullo schermo Caterina, un robot progettato per sostituire la figura femminile, interpretazione satirica dell’immagine della donna, a sottintendere che il suo ruolo nella società avrebbe potuto tranquillamente essere ricoperto da una macchina.
Oggi, con scopi ben più nobili, nasce davvero un robot dalle sembianze umane, invenzione che verrà impiegata in campo scientifico – sanitario. E’, infatti, in grado di riprodurre diverse condizioni particolari dell’organismo umano, come complicazioni polmonari, edema faringeo e tante altre, e sarà, quindi, sfruttato per simulare situazioni cliniche d’emergenza, offrendosi in tal modo come utile strumento di formazione per il personale medico e paramedico.
Il robot è, inoltre, in grado di riconoscere e rispondere a più di 100 tipi di farmaci e ai loro differenti dosaggi, potendo, così, essere impiegato anche nel campo della ricerca per la sperimentazione di nuove sostanze e per verificarne i meccanismi d’azione, l’efficacia e gli eventuali effetti collaterali.