Quante volte si è sentito dire che nei periodi di maggior stress e sovraccarico mentale si è più vulnerabili alle malattie. Già questo è indice dell’esistenza di un qualche legame tra il sistema immunitario e quello mentale. Tuttavia soltanto oggi, a seguito di una ricerca condotta presso l’università dello Utah a Salt Lake City e guidata da Mario Capecchi, italiano insignito nel 2007 del Premio Nobel, è scientificamente dimostrabile una relazione diretta tra un disturbo psichiatrico e il sistema immunitario. Durante lo studio, infatti, l’equipe di Capecchi ha osservato come il trapianto di midollo osseo in topi affetti da una sindrome compulsiva abbia determinato la loro totale guarigione. In particolare è stato rilevato un coinvolgimento diretto delle cellule della microglia, che provengono proprio dal midollo osseo e arrivano al cervello, dove rivestono un’importante funzione difensiva da eventuali agenti patogeni; sembra, inoltre, che esseproducano delle citochine in grado di attivare o inibire l’attività delle cellule nervose, influenzando, così, il comportamento. Nei topi sottoposti all’esperimento è stata riscontrata, prima dell’intervento, una mutazione del gene Hoxb8, responsabile di un difetto nelle cellule della microglia, causa di alterazioni comportamentali. Il trapianto di midollo ha evidentemente ripristinato la corretta attività delle cellule della microglia, facendo osservare la sparizione delle compulsioni-ossessive.
Questi risultati suggeriscono la necessità di continuare ad indagare i rapporti tra malattie psichiatriche e sistema immunitario, perchè si potrebbe pensare di sviluppare per il futuro nuove terapie di tipo immunologico per trattare disturbi psichiatrici.
Fonti: The Guardian