Continua il viaggio nel mondo dei ricordi con il format “Romalive”, trasmesso su una serie di emittenti regionali, con ascolti importanti. Mentre rivedo i video penso alla mia vita, alle tante persone incontrate, ai miei ideali, come la società calpesta gli ideali altrui, per i propri comodi. Ho cercato con il mio lavoro nel mondo dell’informazione di essere utile al prossimo, impegnando ogni mia risorsa nel portare avanti una piattaforma di comunicazione libera e mai rinunciando ai miei ideali. Dopo anni di sofferenza, difficoltà finanziarie, solitudine e lacrime amare nel silenzio di una stanza, credo sia opportuno dire questo: “Dio perdona loro non sanno quel che fanno ….”. In fondo sono ancora fortunato non mi “hanno ammazzato”,.
Certo hanno cercato di affamarmi togliendomi risorse. Una volta andai da un prete per un’ intervista (ero agli inizi della mia attività) e lui mi disse:<chi c’è dietro di te….>. Ero senza parole e gli risposi:<quello che è anche dietro le sue spalle….> Sorridendo, mi disse:< quel Dio non protegge i deboli, ma i potenti>. Sconvolto andai via, quella sera mi ubriacai e arrivai a casa disperato. La mia famiglia mi chiese cosa mi era successo, risposi:<Ho incontrato il volto del demonio travestito da Dio>. Qualcuno dice che piangere è segno di debolezza, è vero, ma è anche l’unico modo per sapere che si è ancora umani. Asciugare una lacrima che riga il volto comporta lo sforzo intellettuale di chiedersi perché? Ecco il mio cammino, un cammino di sofferenza e solitudine esorcizzato dall’entusiasmo, dal credere che è possibile costruire un mondo migliore, fiducia nel prossimo …. Giornali, trasmissioni, internet per comunicare al mondo questo: <un mondo migliore è possibile con l’aiuto di tutti>. Poi scopri i “primari” che prendono mazzette da malati terminali ( i soldi dentro le cartelle cliniche. Purtroppo in privato lo dicono ma in pubblico no. “striscia la notizia si occupa di radionica non di mazzette da malati terminali…….”), i macellai di cliniche che continuano ad infierire su corpi straziati, terminali, per compiacere le “multinazionali del farmaco”. Scopri collaboratori venduti al politico di turno, scopri la connivenza tra politica e mafia. Scopri che la pedofilia è ai vertici dei governi locali e mondiali, scopri che la prostituzione è voluta dai politici per finanziare campagne elettorali, scopri la sudditanza dei politici ai poteri forti. Ma rimane il sogno di un mondo migliore, rimane l’alito di vita alimentato dall’anima, la percezione che “Dio rimanda ma non nega” , la voglia di gridare, comunicare perche: “la comunicazione o è un atto d’amore o un grido d’aiuto”, Voglio continuare a gridare fin quando l’alito di vita alberga in me e spero che lo possiamo fare insieme in tanti, tanti, infiniti, insieme, in marcia per ‘un mondo migliore’”. SI possono perdere battaglie, anche la vita per un’ideale “perché arriverà qualcun altro a realizzarlo, se hai lottato e creduto”. Siamo umani, imperfetti, parziali errori della natura, ma abbiamo un dono : “la compassione è la forza del cuore: collante,rete d’amore, condivisione”. Tornando al 2007: Il dottor Luciano Gualano è stato vicino al professore Luigi Di Bella durante gli anni della ricerca e sperimentazione del cosiddetto metodo Di Bella. Lo abbiamo intervistato telefonicamente per capire cosa ne è rimasto dei lavori del Professore e della ricerca. Il dottor Gualano risponde alle domande dei vari aspiranti pubblicisti che allora collaboravano con la redazione . La prima domanda riguardava la cosiddetta sperimentazione del Metodo Di Bella effettuata (La sperimentazione viene concordata alla fine di gennaio del 1998 tra l’allora Ministro della Salute Rosy Bindi, Lorenzo Tomatis, Umberto Veronesi e Luigi Di Bella[29]. I protocolli vengono sottoscritti da Luigi Di Bella e da un’equipe di oncologi e garanti tra i migliori in Italia[2]. L’accordo prevede la sperimentazione di 9 protocolli (diventeranno 11[29]) su altrettante neoplasie per un totale di 600 pazienti e un ulteriore protocollo di osservazione che coinvolgerà 2000 pazienti; i centri coinvolti sono 21[10][30].I principali criteri comuni ai diversi 1) protocolli per l’accesso alla terapia sono rappresentati da:
2) avere ricevuto una diagnosi istologica o citologica di malattia neoplastica;
3) presentare una malattia misurabile e/o valutabile;
4) presentare uno stadio avanzato di malattia;
5) non avere ricevuto precedenti trattamenti MDB;
6) non assumere contemporaneamente altri farmaci antitumorali.[31][32]
Fonte WIKIPEDIA. Dissento totalmente da ciò che è scritto su Wikipedia per quanto concerne la cura Di Bella)nel 1998. Il dottor Gualano risponde che a suo avviso ci furono errori da entrambe le parti, in quanto su farmaci in uso da tempo non avrebbe dovuto essere necessario fare una sperimentazione e anche sulla scelta degli ammalati e sulla metodologia lacunosa con cui furono trattati i pazienti.
la seconda domanda riguarda sviluppi della ricerca per il Metodo Di Bella. Guarda l’intervista al dottor Luciano Gualano
Il dottor Gualano spera che tale cura venga accettata e usata come terapia preventiva all’insorgere di neoplasie, allo scopo di rendere gli organismi di ognuno in gado di difendersi da soli dai tumori.
La terza domanda prende è centrata sull’aspetto metodologico medico-paziente e se la cura che del Professore fosse personalizzata.
Il dottor Gualano commosso al ricordo del Professore ci dice che i pazienti pur avendo contratto la stessa malattia erano diversi e quindi il trattamento andava adeguato, quindi le cure non potevano essere uguali per tutti come da protocollo, quindi ogni paziente riceveva una cura personalizzata oltre ad un supporto psicologico.
Il dottor Gualano ci dice anche questo:
a) Tutti i lavori sono stati catalogati per non disperderli
b) Tutte le ricette sono state inserite in un database perché le ricette avevano una particolarità unica. Ogni ricetta era preceduta da una piccola anamnesi che permetteva di focalizzare al meglio il singolo caso.
Inoltre il dottor Gualano parla anche di come ragionava il professore Di Bella, il quale aveva tre lauree: una in chimica, un’altra in farmacia e infine in medicina e queste sue conoscenze gli permettevano di affrontare la fisiologia dell’organismo in ogni suo singolo aspetto: biochimico e terapeutico. Per questo riusciva ad amalgamare cosi bene i vari farmaci.
La ricerca del Metodi Di Bella è stata abbandonata e la medicina ufficiale ha detto che non funziona. In realtà una parte della ricerca pur non dichiarandolo mai apertamente ha iniziato a studiare le sostanze attive del MDB come: la melatonina, i retinoidi, la somatostatina e tutte le altre sostanze. Il velo dell’ipocrisia ancora forte comincia a sollevarsi, i primi studi e pubblicazioni sulle varie sostanze del Metodo Di Bella cominciano a rendere giustizia al Professore Di Bella. Un giorno ci dovrà essere un tribunale che dovrà giudicare quelli che hanno affossato il Metodo Di Bella e permesso alla ricerca di continuare a studiare il “gas tossico della prima guerra mondiale”. Probabilmente la cura Di Bella doveva essere affinata e perfezionata. Una cosa è certa: “Di Bella ha guarito e aiutato a stare meglio migliaia di persone”. Molte sono morte vivendo più a lungo dei trattamenti chemioterapici e con una qualità della vita degna. Con i farmaci chemioterapici si perde anche la dignità, ditemi voi se questa ricerca che utilizza farmaci chemioterapici è ricerca orientata alla qualità della vita dell’uomo e alla sua guarigione?