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Sliasthorp la città perduta della civiltà vichinga è stata ritrovata

Una città di otto secoli fa è stata dissotterrata in Germania ed è forse uno dei primi insediamenti vichinghi registrati nella storia. Scavi in corso a Fusing, vicino il confine con la Danimarca, inducono gli archeologi a ritenere che si tratti della perduta città di Sliasthorp, annotata dagli scribi del grande Carlo Magno nell’804 A.D.  Usata come base miliatere dai primi re scandinavi, Sliasthorp è rimasta sepolta sino ad oggi – ha dichiarato Andres Dobat dell’Università di Aarhus in Danimarca.  Che sia o meno Sliasthorp il sito offre importanti conoscenze sull’organizzazione militare e sulla pianificazione delle città ai primordi della civiltà vichinga. Grazie alle fotografie aeree e a indagini geomagnetiche gli studiosi sono riusciti a individuare circa 200 costruzioni, sulle quali troneggia un edificio ad uso comune dell’ampiezza di 30 metri per 30.  I resti della struttura sono carbonizzati a testimonianza di un violento attacco: punte di freccie incastrate nei muri del palazzo suggeriscono che a un certo punto sia stato dato alle fiamme. Dei caltrop, ossia piccole armi di metallo furono sparse per terra all’ingresso della struttura o affinché fossero calpestate dai nemici, o perché ne fossero vittime i cittadini una volta fuggiti dalla struttura in fiamme.

Nell’area sono stati trovati gioielli preziosi, perle di vetro e monete d’argento. La città è datata lo stesso periodo di una fortificazione situata nelle vicinanze conosciuta come Danevirke; un sistema di difesa lungo 30 chilometri costruito dai Danesi nel 700 A.D..  E’ chiaro che il sito appena scoperto sia in relazione con quello di Danevirke – ha detto Dobat.

Considerando che la città fu costruita nell’804 A.D. è possibile che Sliasthorp fosse utilizzata come base dal re vichingo Gotrik, meglio conosciuto come Godfred che riparò e ristabilì la fortificazione di Danevirke nei primi dell’800 a seguito della minaccia dovuta all’espanzione dell’impero franco verso il nord. Esattamente quando la scandinavia venne intercettatata dagli amanuensi franchi. Benchè la città fosse priva di fortificazioni, il sito era circondato da acqua e terra umida pertanto l’accesso era ristretto a una lingua di terra. La città era costituita da piccole case di legno e fango o da abitazioni interrate e probabilmente fungeva da dormitorio per i soldati vichinghi. Era utilizzata da guarnigioni che soggiornavano nel territorio per periodi limitati a proteggere la città di Danevirke. Probabilmente dalla città Re e Luogotenenti controllavano i commerci e gli accessi alle regioni limitrofe. Hedeby un porto internazionale per il commercio era stituata ad appena 4 chilometri dall’insediamento, lì risiedevano commercianti provenienti da tutto il mondo, bravissimi artigiani e l’elite scandinava. La scoperta fornisce importanti informazioni riguardo lo sviluppo commerciale dei vichinghi, cosa che gli scavi precedenti non aiutavano a comprendere.

Fonte: NationalGeographic.com

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