Sulla parete orientale del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, un gruppo di operatori durante i lavori di restauro dell’affresco La Battaglia di Marciano di Giorgio Vasari ha trovato tracce di un dipinto sottostante. I Restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure e i ricercatori della Univeristy of California hanno avviato delle ulteriori indagini per valutare la fondatezza delle ipotesi. Le prime analisi, su campioni di pigmento nero rinvenuti sotto l’opera del Vasari, hanno generato fortissimi sospetti; il pigmento è compatibile con quello utilizzato nella Gioconda e nel Giovanni Battista di Leonardo.
Gli autori sono quasi certi che dietro la battaglia di Marciano si celi un dipinto perduto di Leonrado da Vinci. Sembra che oltre il muro esterno risieda un muro più antico, che tuttavia non ha le caratteristiche di una base di intonaco bianco, infatti oltre alle tracce di pigmenti neri, la parete conserva frammenti di materiale rosso, cercalacca, e uno strato di color beige che, dicono gli esperti, poteva essere dato solo con il pennello. Si potrebbe trattare di un dipinto della Battaglia di Anghiari nascosto in una fase successiva dal Vasari che tuttavia per non distruggere il lavoro dell’esimio collega ha preso degli accorgimenti, lasciando intercapedini di 3-4 centimetri fra un muro e l’altro. Ai tecnici toccherà un difficilissimo compito, preservare l’opera di Giorgio Vasari e riportare alla luce quella di Leonardo da Vinci. Gli operatori stessi però frenano facili entusiasmi: nonostante i sospetti sarà necessario ulteriore lavoro per avere delle certezze.
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