Può un sommergibile portare in dietro dalle profondità dell’oceano delle creature marine? Gli scienziati hanno discusso a lungo su questa eventualità, sostenendo che l’immensa differenza di pressione ucciderebbe qualunque parassita. Ma un nuovo studio suggerisce che qualche organismo recuperato da aree geotermiche riesce a sopravvivere in superfice abbastanza a lungo da essere trasportato in altre oasi sottomarine.
Nel Settembre del 2004, un gruppo di ricercatori, ha utilizzato un sottomarino chiamato Alvin, per prelevare dei campioni da un’area a 2200 metri di profondità, lungo la costa di Washington. Nel tentativo recuperare degli oggetti di legno lasciati lì due anni prima, i ricercatori insieme a materiale proveniente dal fondo oceanico hanno raccolto anche delle creature viventi. Ma si sono resi conto che queste creature, una sorta di lumache marine, si trovavano nel posto sbagliato.
Questi piccoli invertebrati erano stati trasportati accidentalmente, da un sito lontano 635 Km, che i biologi avevano visitato 2 giorni prima. Oltre ai viaggiatori clandestini, gli scienziati hanno trasportato anche quantità di azoto e carbonio che si trovavano nelle loro conchiglie.
I ricercatori hanno capito che durante le loro operazioni rischiano di trasportare da un sito a un altro parassiti e malattie, per fortuna per prevenire questo inconveniente, dicono i biologi, bastano semplici accorgimenti come pulire l’attrezzatura con acqua o perossido di idrogeno.
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