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Pitture rupestri: le più antiche d’Europa

Nel 1940 un gruppo di ragazzi scoprì in una caverna situata nei pressi di Lascaux in Francia alcune pitture rupestri che raffiguravano bisonti, tori e cavalli, risalenti a circa 17.000 anni fa, all’epoca vennero definiti i più antichi esempi di arte rupestre di tutta Europa. Recentemente però un altro graffito francese di 37.000 anni, ha tolto il primato alla precedente scoperta. Ma la graduatoria è complessa, in Europa ci sono infatti molte altre raffigurazioni che potrebbero essere più antiche di quelle francesi.

A Febbraio José Luis Snachidriàn dell’Università di Cordoba ha annunciato la scoperta di antichissimi dipinti, ben conservati all’interno delle grotte di Nerja. Le raffigurazioni ancora non sono state datate, ma se la loro età corrisponde a quella del carbone trovato nei dintorni, allora potrebbero avere anche 43.000 anni. Si tratterebbe in tal caso delle più antiche e sofisticate rappresentazioni pittoriche realizzate da uomini di Neanderthals.

Nella località di Abri Castanet nel sud ovest della Francia, molto vicino a Lascaux, nel 2007 fu trovato all’interno di un rifugio completamente in rovina un grosso pezzo di roccia intagliato. L’intaglio, su una lastra di 1,20 m di altezza, è una parte del tetto del rifugio che raffigura i genitali di una donna e parti di un animale. Con l’aiuto delle datazioni al carbonio 14, il Professor Randall White della New York University e i suoi colleghi hanno ipotizzato che debba trattarsi di un reperto di circa 36-37.000 anni.

Nel 2009 Nicholas Conrad dell’Università tedesca di Tubingen ha scoperto una piccola figura fatta di zanna di un Mammuth. La sottile scultura è stata ritrovata nella grotta di Hohle Fels, fra le montagne di Swabian Jura. La statuetta rappresenta una donna con seno, natiche e genitali esageratamente grandi. Le datazioni al carbonio 14 rivelano che il piccolo manufatto deve avere almeno 35.000 anni ed è la più antica rappresentazione di Venere mai trovata.

Nel 1994 sono stati scoperti i dipinti della grotta Chauvet. Si tratta di raffigurazioni peculiari perché oltre agli animali notoriamente cacciati all’età della pietra, sulle pareti della grotta sono state dipinte sagome di leoni, rinoceronti e orsi. I dipinti dovrebbero risalire a 30.000 anni fa.

Fonte: Smithsonianmag.com

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