Precedenti studi internazionali sostenevano che persone giovani a rischio psicosi, avevano fra il 40 e il 50% delle probabilità di diventare malati cronici. Grazie ad uno studio portato avanti congiuntamente dalle Università di Glasgow, Birmingham, Cambridge e dell’East Anglia, sotto la guida dell’Università di Manchester, gli scienziati hanno dimostrato che la percentuale di rischio per queste persone è molto più bassa di quanto si pensasse in precedenza, circa il 10%.
In questi ultimi quattro anni è stato avviato un trial con ragazzi a rischio, fra i 14 e i 35 anni. Ai partecipanti non sono stati somministrati farmaci antipsicotici, sono stati sottoposti una volta alla settimana per 4 anni ad una terapia cognitiva. Si tratta di un approccio comportamentale al problema, che unito alla psicoterapia, ha dato buoni risultati, solo l’8% dei pazienti ha mostrato alla fine del percorso di aver comunque sviluppato psicosi. Gli autori dello studio sottolineano che è necessario intervenire con una terapia appropriata e non somministrare antipsicotici.
Fonte: The Guardian