Abbiamo sempre pensato che la medicina fosse proprietà esclusiva dell’uomo, invece una serie di studi condotti su primati ed altri animali smentiscono questa verità.
La ricercatrice Shelly Masi e i suoi colleghi del Museo di Storia Naturale di Parigi hanno condotto uno studio su un gruppo di scimpanzé che vivono nel Parco Nazionale di Kibale in Uganda e successivamente uno studio su un gruppo di Gorilla che risiedono nel Parco Nazionale di Dzanga-Ndoki nella Repubblica Centro Africana. Gli scienziati si sono resi conto che il gruppo di scimpanzé si nutriva più del necessario e che talvolta invece di cibarsi di sostanze nutrienti e buone prediligeva alcuni specie di piante. Lo scimpanzé è erbivoro ed il suo stomaco non è specializzato nel proteggersi da sostanze nocive. Il Gorilla al contrario ha uno stomaco più sviluppato, ed infatti nel gruppo di Gorilla questo comportamento alimentare non è stato riscontrato. Analizzando il tipo di piante che venivano mangiate dagli scimpanzé hanno individuato: l’Antiaris Toxicaria, pianta con proprietà anti-tumorali, la Cordia abyssinica, antimalarica e antibatterica, il Ficus capensis ,antibatterico, il Ficus natalensis, anti diarroico, e molti altri. Oltre a questa incredibile selezione di piante gli scimpanzé sanno anche quale parte della pianta è medicinale, queste conoscenze vengono apprese attraverso la vita in società, gli animali si influenzano a vicenda. Gli scimpanzé certamente rappresentano un caso sui generis, ma ci sono molti altri animali che si nutrono di erbe medicinali, come le Capre che mangiano l’Albizia anthelmintica, che le aiuta a disintossicarsi dai vermi.
Fonte: DiscoveryNews