Un piccolo studio clinico pilota, negli Stati Uniti, apre speranze per i malati di Alzheimer. Sembrerebbe che l’insulina inalata con lo spray nasale puo’ migliorare le funzioni cognitive dei malati di demenza senile, secondo lo studio, pubblicato on line sugli Archives of Neurology, che ha coinvolto 104 persone suddivise dai ricercatori dell’Università di Washington in tre gruppi, uno che ha assunto placebo, il secondo 20 unita’ di insulina aerosolizzata al giorno, e un terzo con 40 unita’ quotidiane per quattro mesi di osservazioni dei trattamenti somministrati mediante un dispositivo nasale.
L’insulina, spiegano gli autori, svolge un ruolo importante in una serie di funzioni del sistema nervoso centrale.”La prova dell’importanza di questa sostanza per la funzionalità del cervello è il fatto che la sua alterazione contribuisce alla patofisiologia della malattia di Alzheimer” scrivono gli autori. Suzanne Craft e i suoi colleghi del Veterans Affairs Puget Sound Health Care System e della University of Washington School of Medicine di Seattle (Usa), hanno condotto lo studio per valutare gli effetti della terapia insulinica intranasale su pazienti adulti con deterioramento cognitivo lieve di tipo amnesico o Alzheimer.
Gli autori hanno in particolare valutato gli effetti del trattamento sulla capacità di raccontare una storia narrata poco prima ai pazienti e secondo la scala di gravità Dementia Rating: a confronto con il gruppo placebo, quelli trattati con 20 unità di insulina al giorno hanno mostrato una migliore “rievocazione” della storia, mentre nessun miglioramento è stato osservato nei partecipanti trattati con 40 unità di insulina. Entrambe le dosi di insulina sono però apparse in grado di preservare la funzionalita’ cognitiva generale nei pazienti piu’ giovani.
“I risultati del nostro studio pilota – affermano i ricercatori statunitensi – dimostrano che la somministrazione di insulina intranasale stabilizza o migliora le condizioni dei pazienti. Questi dati forniscono uno stimolo per futuri studi clinici sulla terapia insulinica intranasale e per ulteriori approfondimenti sul ruolo dell’insulina nella patogenesi dell’Alzheimer”.
L’insulina spray, assorbita dalla mucosa orale, non sembrerebbe avere effetti collaterali e potrebbe aiutare i quindici milioni di italiani con pre-diabete a non ammalarsi, come accade invece in due casi su tre se non si interviene con modifiche dello stile di vita o con i farmaci.
Fonte: ansa