• Novembre 21, 2024 6:59 pm

Il periodico

Ripetizioni e Corsi online

Un virus modificato geneticamente per raggiungere e colpire un tumore in qualsiasi parte del corpo si trovi, distruggendo la massa tumorale. Sembra fantascienza ma in Canada lo hanno fatto, lo riporta Nature pubblicando uno studio clinico dell’ Ottawa Hospital Research Institute.
E’ stato somministrato via endovena ad alcuni malati un virus parente del vaiolo, scoprendo che non solo il microrganismo attacca esclusivamente il tumore, ma, in alcuni casi, ne promuove persino la riduzione. Si tratta solo di risultati preliminari di una sperimentazione di primo livello, ma che potrebbero rivelarsi molto importanti.
Gli scienziati hanno coinvolto nella sperimentazione 23 pazienti malati di cancro in fase avanzata, su cui non hanno funzionato i trattamenti convenzionali. Dopo avere creato ‘JX-594′, modificando geneticamente un virus della stessa famiglia del vaiolo, per amplificarne le proprietà anticancro, gli scienziati lo hanno iniettato in via intravenosa a cinque diverse dosi. Dopo 10 giorni i ricercatori hanno effettuato delle biopsie sui pazienti. Dai risultati è emerso che il virus si è replicato con successo nei tumori di sette degli otto pazienti, lasciando intatti gli altri tessuti, e la massa tumorale si era ridotta o stabilizzata in 6 di essi.
“E’ la prima volta nella storia della medicina che una terapia virale dà luogo a replicazione nei tessuti cancerosi dopo un infusione intravenosa”, ha commentato John Bell, che ha coordinato il test. Non solo. In 6 degli otto pazienti dei gruppi a cui e’ stato dato un dosaggio più alto del virus i ricercatori hanno registrato una riduzione o una stabilizzazione del tumore.
Bell studia i virus oncolitici da oltre 10 anni e ha ottenuto JX-594, un ceppo virale innocuo ma dalle proprietà anti-tumorali. “ I virus oncolitici possono aggredire molti tipi di tumori e hanno effetti collaterali minimi rispetto a quelli degli altri trattamenti”, ha spiegato il Dott. John C. Bell: “ Siamo ancora all’inizio di queste sperimentazioni, ma spero che un giorno i virus possano trasformare il nostro approccio al trattamento dei tumori”.

Fonte: italiasalute

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *