• Novembre 21, 2024 5:36 pm

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Anche questa settimana abbiamo rinnovato il nostro appuntamento con i ricercatori dell’Istituto Regina Elena di Roma, in questa occasione è stato ospite presso in nostri studi il Dott. Pulito che ci ha aggiornato in merito all’andamento delle sperimentazioni riguardo l’utilizzo della Metformina. Un farmaco generico che inizialmente utilizzato per il trattamento del Diabete si è scoperto efficace nella prevenzione e cura di neoplasie.
Ascoltiamo le parole del Dott. Pulito.

Cosa è la metformina? Come agisce?
La metformina è un farmaco assunto per via orale, appartenente alla famiglia delle biguanidi, utilizzato nel trattamento del diabete di tipo II (non insulino-dipendente).
L’insulina, importante ormone prodotto dal pancreas, gioca un ruolo cruciale nel controllo dei livelli di glucosio ematici. L’inadeguata produzione di insulina da parte dei soggetti affetti da diabete di tipo II comporta un accumulo di glucosio nel sangue ed un minore assorbimento dello stesso da parte dei tessuti. La metformina agisce aumentando la sensibilità dei tessuti all’azione dell’insulina.

Quali sono le indicazioni terapeutiche?
La metformina, oltre ad essere utilizzata nel trattamento del diabete mellito di tipo II insulino-resistente con assenza di chetosi, è attualmente somministrata nella cura della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Quest’ultimo è un disturbo complesso che interessa la sfera ormonale e può causare infertilità. La metformina, in tali pazienti, agisce riducendo i livelli di ormoni androgeni e aumentando la produzione di proteine leganti gli ormoni sessuali (SHBG). Uno studio randomizzato condotto in doppio cieco tra il 2001 e il 2004, ha dimostrato che le pazienti affette da PCOS trattate con metformina e sottoposte a fecondazione in vitro hanno una percentuale di gravidanza maggiore rispetto alle stesse pazienti non trattate con metformina (1). La metformina, inoltre, viene somministrata nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio in quanto rallenta l’evoluzione verso il diabete di tipo 2 (2).

Possono esserci eventi avversi?
I principali effetti avversi acuti sono di natura gastrointestinale (nausea, diarrea, dolore addominale e vomito) e sono dose dipendenti. Tali disturbi sono, però, transitori e solo nel 3-5% dei casi comportano la sospensione del farmaco. L’assunzione prolungata del farmaco è associata ad un aumentato rischio di sviluppare una carenza di vitamina B12 (3). L’eventuale carenza potrebbe essere ricompensata attraverso la somministrazione aggiuntiva di calcio (4).

Che correlazione c’è tra metformina e cancro?
Sono diversi gli studi clinici e sperimentali che dimostrano l’effetto protettivo della metformina sull’insorgenza tumorale. In particolare, lo studio osservazionale condotto in Scozia da Evans et al., ha evidenziato come i pazienti affetti da diabete di tipo II che assumevano abitualmente metformina avevano un rischio di insorgenza tumorale più basso rispetto a pazienti trattati con altri farmaci anti diabetici (5); un altro studio ha, inoltre, dimostrato come i pazienti trattati con metformina abbiano un rischio di morte da tumore più basso rispetto a pazienti trattati con sulfonilurea o insulina (6). I dati osservazionali stanno trovando un ulteriore riscontro negli studi “in vitro”, dove sembra ormai chiaro il ruolo citostatico (blocco della crescita cellulare tumorale) e “protettivo” della metformina.

Importanti novità dell’ultimo anno nella terapia con metformina.

Preclinici:

uccisione selettiva delle cancer stem cells

– inibizione della transizione epitelio-mesenchimale

– modelli in vivo di breast cancer e trattamento con metformina

Clinici:

nuovi importanti studi epidemiologici confermano l’associazione tra trattamento con    metformina e riduzione del rischio di insorgenza tumorale e/o morte causata da tumore.

–  concetto di metformina non solo come chemio preventivo, ma come chemioterapia: trattamento in neoadiuvante di donne con cancro al seno ai primi stadi con associazione chemioterapico e metformina.

–  La metformina nella cura di cancro al seno nei primi stadi, studio randomizzato di fase III. Si valuterà la ricorrenza e sopravvivenza.

È consigliabile assumere la metformina per prevenire l’insorgenza di un tumore?
Anche se i dati sperimentali e clinici avvalorano l’attività chemio preventiva della metformina è necessario condurre ulteriori studi clinici su grandi coorti di pazienti per avere un ulteriore conferma. A tal proposito, presso l’Istituto Regina Elena è in programma un importante studio epidemiologico che ha come obiettivo quello di dimostrare definitivamente l’attività chemio preventiva del farmaco sull’insorgenza del tumore al seno in donne in post menopausa.

Per vedere l’intervista  parte 1 vai su: Italiatube.it

Per vedere l’intervista parte 2 vai su: Italiatube.it

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