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Pronti corsi di formazione, attività di prevenzione, aumento del numero di test di screening, formazione di operatori e dirigenti di advocacy per Bulgaria, Romania, Lettonia, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Polonia, Grecia e d Italia.

Lussemburgo, 14 gennaio 2010 – Individuare una strategia comune e realizzabile per la promozione dello screening del tumore al collo dell’utero nei nuovi Stati membri dell’Unione Europea, con particolare attenzione alle donne in età riproduttiva (30-69 anni) e ai gruppi più difficili da raggiungere. Sono questi gli obiettivi di AURORA, un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea (attraverso l’Agenzia Esecutiva per la Salute e i Consumatori – EAHC), coordinato dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) in collaborazione con l’Associazione ISES (Istituto Europeo per lo sviluppo economico). AURORA, iniziato il 1° Dicembre 2010, parte ufficialmente oggi con la prima riunione operativa in Lussemburgo. Sarà sviluppato nell’arco di 36 mesi e rappresenta una solida partnership di 11 stati membri della Comunità Europea: Bulgaria, Romania, Lettonia, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Polonia, Grecia ed Italia. Al centro dell’attenzione è la promozione e lo scambio europeo di informazioni e conoscenze sullo sviluppo e l’applicazione di buone pratiche di prevenzione del tumore al collo dell’utero, il secondo tumore femminile per diffusione e mortalità, con picchi proprio nei Paesi che più recentemente hanno aderito all’Unione Europea. Le conoscenze acquisite con AURORA verranno diffuse nell’UE ed in particolare nei nuovi Stati Membri. Inoltre, secondo la Decisione n. 1350/2007/EC che istituisce un secondo programma d’azione comunitaria in materia di salute (per il periodo 2008-13), AURORA favorirà un coordinamento adeguato e sinergico tra le iniziative comunitarie in materia di raccolta di dati comparativi sulle principali malattie, compreso il cancro.

“Con questa iniziativa – spiega la presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora – vogliamo ampliare a livello europeo, il lavoro realizzato in Italia per la promozione della prevenzione primaria e secondaria del tumore al collo dell’utero. Il nostro lavoro di advocacy per la salute della donna avrà certamente più impatto se potremo anche incidere sui programmi europei, in particolare in quei Paesi che più recentemente di altri sono entrati a far parte dell’Unione e dove si verificano i maggiori problemi nello sviluppo delle attivita di prevenzione e informazione alla popolazione. La forza di AURORA è proprio quella di puntare al coinvolgimento diretto, attivo, responsabilizzato, delle Istituzioni di ogni Paese”.

“In pratica – spiega Maura Ilardi, responsabile scientifico del progetto – AURORA è stato strutturato in 6 macro-attività. Nella prima fase, saranno analizzati il contesto locale e la letteratura esistente nei paesi partecipanti (epidemiologia, programmi di screening, necessità dei beneficiari diretti del progetto), utili per l’identificazione e l’analisi delle buone pratiche e delle strategie nella lotta contro questo tumore, ed in particolare in merito alla promozione dello screening.

Successivamente, in linea con la principale Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 2 dicembre 2003 sullo screening dei tumori (“la formazione adeguata del personale è un prerequisito per uno screening di alta qualità”) e d’accordo con la seconda edizione delle Linee Guida Europee per l’Assicurazione della Qualità nello Screening del Cancro del Collo dell’Utero (“la funzione dei gruppi di sostegno nello screening dei tumori è sempre più essenziale”), AURORA organizzerà un corso di formazione per operatori sanitari e un corso di formazione per dirigenti in advocacy. Entrambi saranno organizzati a livello europeo, ma vi saranno moduli specifici in base alle esigenze dei partner locali ed alla situazione specifica dello screening nei diversi Paesi”.

Inoltre, il consorzio AURORA creerà una rete di centri pilota, conformata dai centri che stanno già implementando lo screening del Cancro alla Cervice, per testare la metodologia di AURORA coinvolgendo il personale sanitario formato nel corso del progetto. Nell’ultima fase, grazie alla mappatura e l’analisi di tutte le azioni di prevenzione e di formazione che verranno effettuate nei paesi partecipanti, si svilupperà una piattaforma E-learning per servire tutti gli utenti dei paesi partecipanti interessati a ricevere una formazione sui temi del progetto.

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